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Saggi

La competenza di Zelensky

 

Quando è iniziata la guerra d’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, i molti che confondono la partitica con la politica hanno irriso la competenza del presidente ucraino, perché fino a qualche anno prima faceva l’attore.

 

Ma presto si sono ricreduti: Zelensky si è rivelato un grande politico.

 

Chi pensa, sbagliando, che la politica non possa essere che partitica, dimentica che da parecchi decenni i partiti sono morti, non formano più i dirigenti politici, e che la politica sempre più è fatta da uomini e donne formatisi fuori dei partiti, ridotti ormai a gruppi di potere che contendono il territorio o lo condividono con le mafie.

 

Quest’anno, a 47 anni della sua morte, si commemora il centenario della nascita di Pasolini, che prima o poi sarà riconosciuto come il più grande analista della crisi della civiltà moderna. Anche lui fu sottovalutato dai sociologi e dai politologi e dagli uomini dei partiti, quando scriveva - tra la fine degli anni Sessanta e la metà degli anni Settanta - i fulminanti articoli di seguito raccolti nei libri Scritti corsari e Lettere luterane.

 

Pasolini veniva dalla poesia e molti sopraccigli si inarcarono di fronte alle sue proposte analitiche della crisi sociale-politica-intellettuale-morale in corso: “mutazione antropologica”, “scomparsa delle lucciole”, “vuoto culturale”.

 

E dire che proprio nell’anno della sua morte violenta ad opera di cinque “giovani infelici”, il 1975, uscì l’edizione critica dei Quaderni di Gramsci, leggendo la quale si poteva constatare finalmente -  messa da parte l’edizione tematica dei Quaderni curata da Togliatti, un’edizione tutta partitica - che già tra la fine degli anni Venti e la metà degli anni Trenta il grande giornalista e politico, facendo di sé l’autore della nuova “scienza della storia e della politica”, aveva per primo colto l’inizio della crisi della civiltà moderna – nominandola “crisi organica”.

 

Il fatto è che “il vecchio muore e il nuovo stenta a nascere” e le vuote scienze della vecchia civiltà moderna, e le sue sterili organizzazioni politiche, non servono più a prevedere, a spiegare, a progettare una nuova e superiore civiltà umana.

 

“A un mondo del tutto nuovo occorre una nuova scienza politica” aveva già capito Alexis de Tocqueville. E un genere tutto nuovo di politici. Come Gramsci, Pasolini, Zelensky.


(Alias, sabato 23 aprile 2022)

La competenza di Zelensky

Dialogo tra un pittore ateo e Dio

 

 

Un pittore ateo muore pensando che cadrà nel nulla. Si addormenta per sempre, ma si risveglia in un altro mondo.

 

Un mondo diverso da quello che ha vissuto, ma non tanto. Diverso come un quadro è diverso dal precedente fatto dallo stesso pittore.

 

Cammina cammina a un certo punto salta fuori Dio in persona. Il pittore è ancora più sorpreso.

 

Dio: “Cosa ti sorprende tanto?”

 

Pittore: “Non credo in un Dio creatore onnipotente del cielo e della terra che premia e punisce… Todo modo, ora troverò una sistemazione definitiva, Paradiso o Purgatorio o Inferno che sia – non sopporto l’incompiutezza.”

 

Dio: “Ma nemmeno questo altro mondo ha niente di stabile, definitivo: anche questo è transitorio, provvisorio. Io so creare mondi, ne ho creati tanti in tanti anni, non so fare altro che creare mondi, ma nessuno mi viene fermo, permanente, perfettamente compiuto. Niente ripetizioni, che sono antitesi della creatività, ma tutte variazioni…”

 

Il pittore: “Sai che anche a me succedeva esattamente questo? Non mi ripetevo mai, e per questo facevo l’artista… ho sperimentato sempre infinite variazioni. Ma un quadro conclusivo, definitivo non l’ho mai fatto.”

 

Dio: “Neppure io. Ci vediamo.”

 

Passano gli anni. Il pittore ateo muore. Anche in questo altro mondo, essendo precario, aleatorio, si muore. Si risveglia ancora e si trova un po’ diverso, in un mondo un po’ diverso, diverso dal primo mondo e anche dal secondo mondo.

 

Cammina cammina ritrova ancora una volta Dio, anche lui però è un po’ diverso.

 

Il pittore: “Insomma, anche tu ti trasformi continuamente…”

 

Dio: “Sì, è il destino di noi creatori, non c’è niente che trasformi come creare qualcosa, anche di imperfetto…”

 

Il pittore: “Allora aveva visto giusto il filosofo Hans Georg Gadamer, quando diceva che l’arte è un’esperienza del mondo e nel mondo che trasforma radicalmente chi la fa…”

 

Dio: “Aveva ragione e aveva torto. L’arte trasforma continuamente chi la fa, ma non radicalmente. La radice è la continuità della trasformazione, non la sua radicalità. Todo modo, anch’io come te non credo in un Dio creatore onnipotente del cielo e della terra che premia e punisce…”

 

E se ne vanno fianco a fianco, dialogando amichevolmente come tutti gli esseri autenticamente creativi, continuando senza fine a vivere e morire.

 

(Alias, sabato 2 aprile 2022)

Dialogo tra un pittore ateo e Dio
Caro Gesù di Nazareth

Caro Gesù di Nazareth

Lunedì 20 dicembre 2021, nella tarda mattinata, ho mandato una videolettera a Gesù (la trovate su YouTube col titolo 'Caro Gesù di Nazaret'), e martedì 21 dicembre 2021, all'alba, Gesù mi ha risposto. Ah, dimenticavo - per la commozione suscitata in me da questo dialogo con Gesù : ho scritto tanto, nella mia lunga vita, intorno alla sua figura e il suo progetto, ai suoi atti e le sue parole: post, articoli, saggi, fulmini e saette, sceneggiature, libri, e per esempio, con Luis Razeto, l'autore primo e massimo dell'economia di solidarietà, il 'Vangelo laico secondo Feliciano': questo lo trovate su Amazon libri.

Supermarket

ovvero il memorabile Supermarket che si trova all'incrocio tra via Guicciardini e via Merulana a Roma

 

Simone, il direttore che si fa i fatti degli altri

Gianluca B e la recitazione

Gianluca e la rassegnazione

 

Valerio e l'insoddisfazione

Evanghelia e la Patata d'Oro

Mirko e l'affumicazione

Natanael e il perfezionismo

Emiliano e il peterpanismo

Giovenca e la Pesata d'Oro

Simonde e l'iracondia

 

Arcimboldo e la Capata d'Oro

Il Paradiso del Lavoro

Supermarket

La religione spiegata ai bambini

Un video-libro sulla religione, per bambini nell'età della scuola elementare

 

Questo video-libro lo realizzo per i bambini dai sei agli undici anni, cioè per quelli che tengono l'età giusta per la scuola elementare. Parlo loro di problemi religiosi, per mostrare loro (secondo le mie capacità e conoscenze) come pensarli con immaginazione e precisione, e potersi fare un'idea personale in proposito. I grandi, i genitori, le sorelle e fratelli maggiori, gli zii, i nonni, i maestri, se ritengono questi miei video chiari e formativi, glieli facciano vedere e sentire. Grazie.

Dio, se c'è, è cattivo

I bambini desiderano la verità

Il vero e il falso

La chiesa non era nel progetto di Gesù

I miracoli non esistono

La realtà della resurrezione

Gesù non voleva essere sacrificato

Gli esseri umani non sono il centro dell'universo

La religione di Gesù

Perché e come è nato l'universo?

La religione spiegata ai bambini
Ricostruzioni

Ricostruzioni

occorre continuamente ricostruire le figure, i fenomeni, la realtà effettuale del mondo grande e terribile

Dialogo Impossibile tra Gesù di Nazaret e Gramsci di Ales

 

Gramsci sta osservando la foto di copertina di un libro esposto

nella vetrina della libreria La Fenice di via Merulana in Roma.

È il Gramsci maturo, quello dei Quaderni del carcere qui esposti

nell’edizione critica, ma la foto non è la foto segnaletica che gli

hanno fatto in carcere a metà degli anni Trenta, bensì la

foto tessera di metà degli anni Venti, quando era giovane,

a piede ancora libero, marxista e comunista:

 

 

“Vedi cosa succede a scrivere, Antonio?” – sente qualcuno dire alle sue spalle, si volta e trova Gesù di Nazaret.

 

“Sì, lo vedo, Gesù… Che ne pensi tu di questa furbata dei miei… curatori?”

 

“È una trovata volpina… Vogliono far credere che tu, in carcere, eri sempre il Gramsci fondatore del Partito Comunista d’Italia, insomma che c’è continuità tra il Gramsci giornalista del Grido del Popolo e dell’Avanti! e il Gramsci scienziato della storia e della politica…”

 

“Sì… vedi bene e capisci meglio… È per questo che tu non hai scritto di tuo pugno una parola, come invece hanno fatto prima di te lo Jahwista e dopo di te Maometto, autori anche loro di una religione del Libro?”

 

“Mai scritto libri, io… e nonostante ciò sono stato ingabbiato in una religione del Libro…”

 

“Lo hai deciso tu, Gesù, secondo un preciso progetto, di non lasciare parole di tuo pugno a testimonianza della tua teoria e della tua prassi?”

 

“Certo, l’ho fatto a bella posta.”

 

“Ma… non l’hai fatto proprio mai? Non scrivevi parole mentre ascoltavi gli aspiranti linciatori dell’adultera colta in fragrante?

 

“No, disegnavo figure, Antonio, e nella polvere… Delle parole scritte si appropriano sempre i sacerdoti, i professori, i “funzionari delle superstrutture” – come li chiami tu. E li riducono a Libri Sacri, ergendosi a interpreti ufficiali del pensiero dell'autore, accapigliandosi sulle minuzie del testo per disperderne lo spirito, e interpolando ciò che non hai detto e che non hai fatto dove e quando loro conviene…”

 

“Però non sei riuscito a salvare il tuo progetto non scrivendo, Gesù…”

 

“Vero è, Antonio, ma per fortuna, alla lunga, grazie a qualche anima libera, salta fuori la verità effettuale della cosa… il che sta accadendo nel mio caso, come nel tuo… Comunque, io sono stato più fortunato di te: di me non è rimasto nessun ritratto, e non hanno potuto fare il gioco delle due carte…”

 

“Io non ho potuto fare come te, Gesù, non ho potuto “gettare il corpo nella lotta’, per dirla con Pasolini… non avevo il fisico per questa impresa corporale… il tuo, come vedo ora, e come ho intuito da sempre, era autorevole… Nei Vangeli canonici salta fuori più di una volta la frase “ e non si sapeva da dove traesse la sua autorevolezza”… Dal corpo la traevi, ecco da dove! dalla tua postura di kouros greco, dalla luminosità dei tuoi occhi, dal suono della tua voce… Io, come vedi di persona, non ho avuto un corpo autorevole… non potevo fare altro che scrivere…”

 

“E io non potevo scrivere, vivendo in Palestina, in quel tempo, Antonio… Anche perché non volevo scrivere “in latino”, come Dante non ha voluto nel tempo suo, e, volendo come lui raggiungere la “gente illetterata” e i giovani e le donne, ho dovuto costruire una nuova lingua, l’italiano”… Comunque anche tu ti sei costruita una sorta di lingua “volgare”, scrivendo i Quaderni, una lingua fatta di testi brevi, sapidi e privi di tecnicismi…”

 

“Qualcosa sono riuscito a fare in quella direzione… anche perché venivo dal giornalismo… ma in carcere il mio corpo valeva ancora meno, isolato com’ero, dalle strade, dalla famiglia e dagli amici, dagli operai e dai contadini… E c’era un altro gran problema da affrontare: scrivere per il futuro, perché il presente dei miei lettori era composto di comunisti e marxisti ed io stavo andando oltre il comunismo e il marxismo, con la scienza della storia e della politica…”

 

“Capisco… anche io stavo andando oltre l’ebraismo e l’ellenismo… Comunque, sai, l’importanza che io ho dato al corpo, all’incontro materiale con le persone, è derivata dall’importanza decisiva che io ho sempre dato ai sentimenti, e quindi al sentimento dei sentimenti, all’amore… e sì come, per dirla con Leonardo, “ogni nostra cognizione principia dai sentimenti”, ed essendo il corpo il luogo della formazione e dell’espressione dei sentimenti…”

 

“Mhmm… Certo… Entrambi abbiamo messo al centro i sentimenti… Ma tu che avevi messo al centro il corpo sei stato ridotto al fondatore di una religione del Libro… ed io che avevo messo al centro la teoria dalla prassi, ho passato gli ultimi dieci anni della mia vita chiuso in un carcere fisico, ideale, morale, sentimentale… Ora però godiamoci questa ottobrata romana…”

 

“D’accordo, mostrami tu Roma, è la prima volta che ci vengo…”

 

 

Questo Dialogo Impossibile è stato pubblicato sulle pagine di Alias, supplemento culturale del quotidiano ‘il manifesto’, nella rubrica mensile che vi tengo dal 2005, in due parti, sabato 5 febbraio e sabato 5 marzo del 2022.

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Gramsci oltre Marx

Genesi, struttura, fortuna del saggio, Ricostruzione gramsciana dei concetti di struttura e superstruttura, che ho scritto nel 1976, a 28 anni. I testi ai quale mi riferisco in questo video li trovate nel libro Gramsci, questo sconosciuto - seconda edizione riveduta e corretta.

Dialogo tra Gramsci e Pasolini

 

Accanto a me, sulla panchina ombrata dai pini del Parco del Colle Oppio, viene a sedersi Gramsci, con un libro sottobraccio. Mi saluta con un simpatico ‘Buon pomeriggio’, gli rispondo, lo apre e s’immerge nella lettura. Dalla copertina riconosco Lettere luterane di Pasolini.

 

Per un’ora buona lui legge io scrivo, l’uno accanto all’altro. Poi, a bruciapelo, mi fa: ‘Lo conosci questo Pasolini?’

 

“Sì…”

 

“Ho saputo che a novembre a Casarsa della Delizia si terrà un convegno su Gramsci e Pasolini, ci andrò… volevo leggere qualcosa di suo.”

 

“Hai fatto bene a scegliere il suo ultimo libro. Scrivendo i saggi qui raccolti lui ha riscoperto quello che tu hai scoperto scrivendo i Quaderni: che stiamo vivendo la crisi della civiltà moderna… Tu l’hai colta addirittura allo stato nascente e l’hai chiamata ‘crisi organica’…”

 

“Vedo che conosci i Quaderni… Dimmi un po’: come ha fatto Pasolini a riconoscere questa crisi come ‘crisi di civiltà’ - lui la chiama ‘mutazione antropologica’ - rimanendo dentro il marxismo? Io ho dovuto oltrepassarlo, con la scienza della storia e della politica… In lui non leggo una esperienza teorica del genere, è un artista, usa metafore… ‘la scomparsa delle lucciole’…”

 

“Anche ‘crisi organica’ è una metafora, non ti pare?... Lui ci è arrivato attraverso lo studio matto e disperatissimo e… una precisa esperienza. Era omosessuale, come avrai capito, e faceva ogni notte, ovunque si trovasse, in Italia in Africa in India, ossessivamente, l’amore con giovani. Ogni notte un giovane diverso, e verso la fine degli anni Sessanta ha notato che i corpi e i comportamenti di questi giovani erano ‘antropologicamente’ mutati…”

 

Mentre finisco di dire queste parole, Gramsci inquadra qualcuno alle mie spalle, mi volto, è Pasolini, che mi sorride e si rivolge a Gramsci così: “Anche tu hai parlato della fine della civiltà moderna? Nei Quaderni? Com’è che non me ne sono accorto?”

 

“Quando sei morto?”

 

“Nel 1975…”

 

“Non potevi. Non era ancora uscita l’edizione critica dei Quaderni. L’edizione precedente, quella tematica di Togliatti e Platone, era fatta ad arte per rendere difficile questo riconoscimento.”

 

“Hai capito già negli anni Venti che era iniziata la fine della civiltà moderna? Io ci sono arrivato soltanto negli anni Settanta… Tu, Antonio, come hai fatto?”

 

“Riflettendo autocriticamente sulla vittoria del fascismo, Pier Paolo. Anch’io, come te, ho sperimentato nella vita e nel lavoro che ‘ogni nostra cognizione principia dai sentimenti’ – come ha capito Leonardo da Vinci già nel Rinascimento e oggi Antonio Damasio va dimostrando. Nel caso tuo scintilla della cognizione è stato il sentimento della perdita - dello «spirito popolare creativo» nei corpi dei tuoi giovani amanti. Nel mio caso il sentimento della debolezza: i fascisti hanno vinto con l’uso della forza, sì, ma soprattutto per debolezza del marxismo.”

 

“Quale debolezza?”

 

“Il marxismo era contraddittorio alla radice: per capire il mondo decisiva è l’economia, per cambiarlo la politica.”

 

“Già… anche in Marx…”

 

“Sì. Il campo della politica era analiticamente secondario per lui, mentre nella prassi la politica era assolutamente primaria. Per ciò son dovuto andare non soltanto oltre il marxismo ma anche oltre Marx. “Perché gli Epigoni dovrebbero essere inferiori ai progenitori? Perché dovrebbe essere legato al concetto di Epigono quello di degenerato? Nella tragedia greca, gli «Epigoni» realmente portano a compimento l’impresa che i «Sette a Tebe» non erano riusciti a compiere.” Li hai letti tutti i Quaderni, vero?

 

“Mhmm… Quello che è toccato a te con i ‘compagni’, a me è toccato persino con gli ‘amici’.”

 

“Sì. Non hanno capito che quando scrivevo «crisi organica» parlavo di crisi della civiltà moderna. E i tuoi amici, i Moravia, i Calvino, non hanno compreso che di crisi di civiltà parlavi quando scrivevi di «fine del mondo». T’hanno risposto che le cose del mondo cambiano sempre e che la «fine del mondo» era una tua «drammatizzazione»… ”

 

Domando a Gramsci con un gesto Lettere luterane, me lo porge, leggo: “Le cose sempre cambiano. È vero. Il mondo ha eterni, inesauribili cambiamenti. Ogni qualche millennio, però, succede la fine del mondo. Se oggi voi camminate per una periferia, tale periferia vi dirà: «Qui non c’è più spirito popolare creativo. » ”

 

Sollevo gli occhi, Gramsci e Pasolini sono spariti, e mi ricordo d’essere uscito di casa proprio con il libro che stringo commosso in mano.

 

 

 

Gesù di Nazaret

 

 

Kopernik e il vecchio prete

 

Da un treno lanciato verso Ferrara un vecchio prete guarda angosciato il panorama che fugge all’incontrario. Di fronte a lui un giovane osserva paesaggio e vecchio, al quale infine si rivolge:

 

Giovane: Cosa l’angoscia?

 

Vecchio: Ho vissuto tutta la vita da cristiano e vado a morire da ateo… Ho capito tardi che il cristianesimo non sta in piedi...

 

Giovane: Come l’ha capito?

 

Vecchio: Studiando Copernico: “in mezzo a tutto sta il Sole”…

 

Giovane: E quindi?

 

Vecchio: Se la Terra non sta al centro dell’Universo, se è soltanto uno dei pianeti che girano intorno ad una delle centinaia di miliardi di stelle di una delle tante costellazioni… Dio non può aver fatto incarnare e e predicare e morire e risorgere proprio qui suo Figlio…

 

Giovane: E questo Kopernik l’aveva capito fin dal 1543?

 

Vecchio: Capito non so, di certo l’ha intuito quando giovane, a Ferrara, ha fatto circolare manoscritta l’operetta Nic. Copernici de hypothesibus motuum caelestium a se constitutis commentariolus – quella che Lutero /

 

Giovane: / ha letto, definendo poi il “nuovo astronomo” un “pazzo”. Lo ricordo bene! Permette che mi presenti? Mikołaj Kopernik.

 

Vecchio: Ma… non è morto…?

 

Giovane: Come persona sì. Ma vivo come personaggio, uno dei personaggi dei Dialoghi Impossibili dei quali è autore un suo coetaneo, ateo pure lui… i personaggi non muoiono…

 

Vecchio: Ah… vero… quando ha intuito le conseguenze implicite nella teoria eliocentrica?

 

Giovane: Fin dal principio, ma ciò non mi ha angosciato. L’astronomia e la cosmologia e la matematica e la medicina non implicano l’amore della verità?

 

Vecchio: Ma… non ha fatto anche il prete?

 

Giovane: Sì. Come un lavoro. Molti preti sono atei...

 

Vecchio: Io ateo lo sono diventato troppo tardi! Questo mi angoscia!

 

Giovane: Perché mai? Gesù ci ha insegnato che bisogna “fare la verità”. E la natura della verità è di liberare dalle fantasticherie, dalla falsità. In mezzo a tutto sta la verità.

 

Vecchio: Mhm… Cosa va a fare a Ferrara?

 

Giovane: A rivedere, in un povero albergo, un amico di gioventù, Ludovico Ariosto. Ricorda? “Spesso in poveri alberghi e in picciol tetti / ne le calamitadi e nei disagi, / meglio s’aggiungon d’amicizia i petti / che fra ricchezze invidïose et agi…”

 

(Alias, sabato 5 giugno 2021)

 

Dialogo tra Gesù di Nazaret e Francesco d'Assisi

  

Roma. Santa Maria Maggiore. Esterno giorno.

 

Un uomo minuto. Confronta perplesso le proprie mani piagate al centro dei palmi e i polsi bucati del Cristo Morto scolpito sulla porta della chiesa.

 

“Sì, Francesco, così inchiodavano alla croce i condannati, a Gerusalemme.” L’uomo minuto si volta, e inquadra un uomo asciutto e sorridente.

 

Francesco: Come lo  sai?

 

L’uomo mostra a Francesco i propri polsi bucati.

 

Francesco: Sei tu… Gesù?...

 

Gesù: Sì.

 

Francesco: Oh… ma allora… chi ho imitato per vent’anni? E chi ha prodotto le stimmate alle mie mani?

 

Gesù: Tu stesso, Francesco, istericamente. Non hai imitato me, bensì Gesù il Cristo – una figura mitologica prima sognata e poi costruita dai cristiani. Un fantasma della vostra mente.

 

Francesco: Ah… che dolore… Condividi qualcosa della vita che ho vissuto?

 

Gesù: Sì. L’amore gioioso verso i dannati della Terra, gli animali e le piante, e il sole la luna il vento l’acqua il fuoco… e il senso del gioco!

 

Francesco: E cosa no, Gesù?

 

Gesù: L’ideologia del sacrificio. Io non ho progettato e vissuto una ennesima religione del sacrificio, ho combattuto il sacrificio.

 

Francesco: Davvero? E quando?

 

Gesù: Quando ho scacciato i cambiavalute e i venditori di animali dai dintorni del Tempio. Senza di loro diventava impossibile compiere sacrifici… Voi cristiani mi avete scambiato per un moralista.

 

Francesco: Ah… io però… ho cercato con tutte le mie forze di migliorare la religione del mio tempo! Non hai fatto anche tu questo?

 

Gesù: Migliorato? No. Ho progettato una religione radicalmente diversa, la religione dell’amore di tutti verso tutti. Non dal nulla, certo, e non per primo. “Misericordia voglio, non sacrificio!” altri hanno gridato prima di me. Tu invece ti sei sacrificato, privato di tutto, umiliato, mutilato… Sei stato un seguace di Giovanni il Battista, con le sue locuste e i peli di dromedario, non un mio amico.

 

Francesco: Ah che dolore… E ora, Gesù?

 

Gesù: Vieni. Facciamo pochi passi. Ti mostrerò qualcosa di mostruoso, da distruggere prima possibile, per costruire al posto suo una rete di comunità solidali, composte di persone creative e autonome. E sorridi - il dolore appartiene al passato.

 

Francesco: Ti seguo!

 

Gesù: Non mi seguire, Francesco, andiamo l’uno a fianco dell’altro, come due amici.

  

Gesù e Francesco lasciano fianco a fianco il portico di Santa Maria Maggiore e traversano la piazza antistante. Giunti all’imbocco di via Merulana, Gesù si volta e indica a Francesco la chiesa tutta intera.

Francesco: (indicando il monumento): È questo il mostro da distruggere, Gesù?

 

Gesù: Sì.

 

Francesco: La chiesa come struttura, come istituzione? Tu progettavi dunque una religione non solo senza sacrificio ma anche senza chiesa? Ma non sono tue le parole dei vangeli “tu sei Pietro, e su questa pietra costruirò la mia chiesa”?

 

Gesù: No. “Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia chiesa” è una frase costruita su un gioco di parole – Pietro, pietra – che si produce nella lingua greca, non nella lingua che io conoscevo e parlavo, l’aramaico. La chiesa che i cristiani hanno immaginato e costruito dopo di me ha avuto fin dal principio problemi di autorità, e i suoi capi hanno legittimato il potere che esercitavano sui propri seguaci inventando parole che non ho detto, deformando il senso autentico di atti che ho compiuto.

 

Francesco: Il potere papale non l’hai progettato tu…

 

Gesù: No. La mia religione non era esemplata per niente sull’impero romano, verticale, gerarchico, militare, burocratico. Io ho cominciato a costruire invece un insieme egualitario, democratico, fraterno, una rete di comunità autonome, creative, solidali.

 

Francesco: Ed io mi sono sottomesso al Papa…

 

Gesù:  Sì. E nel testamento hai insistito ossessivamente sull’obbedienza della tua comunità fraternale alla chiesa paternale: “…e tutti i frati miei sempre siano fedeli e soggetti ai prelati, e a tutti i chierici della santa madre Chiesa…”

 

Francesco:  Che fare ora, Gesù?

 

Gesù: Non si può fare niente con la chiesa cristiana, una struttura di potere che conforma le persone ad un ordine costituito, che nessuno può mettere in discussione, sacralizzata come è. Occorre invece costruire una religione della conoscenza, della libertà, dell’amore di tutti verso tutti , smantellando in dissolvenza incrociata la religione di credenze e norme e rituali che produce sudditi, servi, militanti passivi e docili. Una religione non più costruita attorno ad un centro, ad una istituzione, ma distesa e articolata come una rete nella quale ogni partecipante è un centro, un nodo.

 

 (Alias, 10 luglio e 7 agosto 2021)

Direttori

ovvero Direttori che si fanno i fatti propri e Direttori che si fanno i fatti degli altri

 

Direttore di Rete Rai

Giuseppe Rossini

Direttore di SiR Coop

Simone Di Battista

Direttore dell'Istituto Luce

Antonio Manca

Direttore della Rivista Incroci

Lino Angiuli

Direttore del Ministero del Turismo e dello Spettacolo

Carmelo Rocca

Direttore di se stesso

Pasquale Misuraca

Direttore dell'Istituto di Sociologia dell'Università di Roma

Franco Ferrarotti

Direttore di un negozio in via Merulana

Virgilio Cecchini

Direttore di Struttura Rai

Giovanni Tantillo

Direttore in potenza

Gianluca Lazzarini

Direttore di parrocchia in Roma

Don Pino

Direttore di Dipartimento Universitario

Umit Inatci

Direttore di parrocchia in Santiago de Chile

Esteban Gumucio

Direttori

Le figure non umane

2006 - 2020

 

Le televisioni, i cinematografi, le videoteche, i musei, le gallerie, le reti telematiche, i giornali, le riviste, i manifesti pubblicitari del pianeta Terra sono occupati e dominati dalle figure umane.
Anch'io, come artista, rappresento i membri dell'unica specie vivente del genere Homo, ma non esclusivamente: osservo e descrivo, con la parola e l'immagine, tutte le figure - umane e non umane.
Ecco una raccolta di fotografie che testimonia la mia disposizione ecumenica, ben diversa dalla disposizione antropocentrica inaugurata dal Dio della Genesi: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra».

Le figure non umane

Ritratti improvvisi

2006 - 2020

Ritratti improvvisi

Perché e come è morto il comunismo?

Gli uomini fanno la storia ma non sanno che storia fanno. (Karl Marx)

 

Capitolo primo. Ci troviamo nella sezione universitaria del PCI alla metà degli anni Settanta.

Piero Sansonetti segretario di sezione

Capitolo secondo. Nella sede dell’Istituto Gramsci, alla fine degli anni Settanta.

Valentino Gerratana filosofo marxista

Capitolo terzo. Attivo studentesco nella federazione romana del PCI. È il 1977.

Luigi Petroselli segretario di federazione

Capitolo quarto. Anni Settanta e Ottanta. La politica culturale del PCI e l'Istituto Gramsci.

Giuseppe Vacca gramsciano togliattiano

Capitolo quinto. Evoluzione e involuzione di un bracciante siciliano.

Filippo Piccione militante comunista

Capitolo sesto. Si può impazzire di fronte alla crisi del marxismo e del comunismo.

Louis Althusser filosofo marxista

Capitolo settimo. Parlare e scrivere. Struttura e sovrastruttura. Marx e Gramsci.

Roberto Finelli marxista dionisiaco

Capitolo ottavo. La riduzione di Gramsci a santino marxista e patrono comunista.

Palmiro Togliatti segretario di partito

Capitolo nono. Modernizzazione di un intellettuale comunista.

Orlando Lentini marxista sociologo

Perché e come è morto il comunismo

Video-Enciclopedia

costruita pensando specialmente alle persone non laureate

 

Seguendo l'esempio di tanti fratelli maggiori, Platone e Aristotele, Gesù e Dante Alighieri, Machiavelli e Leonardo, Marx e Pasolini e altri ancora, i grandi autori capaci di più linguaggi, cerco da sempre di parlare al maggior numero possibile di persone, con più linguaggi: libri, film, saggi, documentari, articoli, e sempre di più video: oggi pochi leggono e molti visionano, specialmente le persone non laureate.

Se questa enciclopedia (molto personale) composta di duecento video e dieci testi, laureato o non laureato che tu sia, ti ha divertito e spettinato, arricchito intellettualmente e moralmente, fai una donazione.

 

 

ALEXANDRA ZAMBA' E FRANCO BASAGLIA

ALEXANDRA e CINEMA e POESIA

AMLETO raccontato da Orazio - per Ennio spettatore addormentato

AMLETO E IL CINEMA ANDROGINO

AMOROSA CATERINA (Caterina Cornaro Regina di Cipro)

ANNI DIECI - per Antonio edicolante e macellaio

ANTICOMUNISMO

ANTROPOMORFISMO - per Gratiliano pastore e contadino

ARTE DELLA CONDENSAZIONE - per Filippo l'ortolano amico di poche parole

AUTORE - per i miei giovani amici non laureati

AUTORITRATTO - per Italo morto giovane

BACIO - per Antonio pescatore e contadino (1)

BRONZI DI RIACE - per Cosimino pescatore

CANTO ARMENO - per Anush pastora

CARAVAGGIO E BRUNO - per Marco truffatore

CARROZZELLA - per Pablo stagnaio

CATALOGO DEGLI INTELLETTUALI - per Christian maresciallo della Caserma Piave di Civitavecchia

LE CENERI DI PASOLINI - per Gennariello

CHARICLEIA ODYSSEOS - per Jorgos cacciatore di frodo

CHIESA

CHIESA CRISTIANA - per don Carlo viceparroco

CHITARRA - per Riccardo fotografo

CICLAMINI - per Mirko impiegato decisamente fumée

CINEMA ANDROGINO - per Alessandro tecnico del computer e montatore

CINEMA ANDROGINO, NARCISO ED ECO

CINEMA ANDROGINO E GIOVANI - per il proiezionista del Cinema Apollo di Siderno

CINEMA SPERIMENTALE - per Bruno gastronomo (1)

CINEMA e POESIA - per Linda impiegata (per fortuna) quasi laureata

CIPRIOTI - per Emiliano barista

CIVILTA' - per Sabrina parrucchiera

CLASSICO - per Leonello meccanico

COMMITTENTE - per Pensri mendicante di professione

COMPIACENZA e OPPOSIZIONE - per Maurizio fruttivendolo

CONFORMISMO - per Luis portiere

COMPOSIZIONE - per Valerio impiegato vagamente british

COOPERAZIONE - per Virgilio norcino imprenditore

CORPO e CINEMA - per Giovanni studente di cinema

CRESTOMAZIA - per Luciano alimentarista

CRISI DELLA CIVILTA' MODERNA - per Nicola er Roscio pescivendolo

CRITICA e AUTOCRITICA - per Cristina studentessa di liceo

DENARO - per Vito commerciante

DENUNCIA e INIZIATIVA - per Luis Aragonez portiere

DIALOGO - per il vecchio merlo

DIALOGO CONIUGALE - per Angelo bottegaio ed Elena casalinga

DIFFUSIONE ORIZZONTALE

DIMENTICARE E RISCOPRIRE - per Manolo gastronomo e chef

DIO

DIRETTORE DI PARROCCHIA IN ROMA - Don Pino

DIRETTORE DI PARROCCHIA IN SANTIAGO DE CHILE - Estaban Gumucio

DIRETTORE DI RETE RAI - Giuseppe Rossini

DIRETTORE DI STRUTTURA RAI - Giovanni Tantillo

DIRETTORE DI ISTITUTO DI SOCIOLOGIA - Franco Ferrarotti

DIRETTORE DELL'ISTITUTO LUCE - Antonio Manca

DIRETTORE DI RIVISTA - Lino Angiuli

DIRETTORE DEL MINISTERO DEL TURISMO E DELLO SPETTACOLO - Carmelo Rocca

DIRETTORE DI SIR COOP - Simone Di Battista

DIRETTORE DI SE STESSO

DIRETTORE DI UN NEGOZIO IN VIA MERULANA - Virgilio Cecchini

DISCORRERE e DISCUTERE - per Giuseppina serva

DISPERAZIONE - per Federico impiegato

DISSIPAZIONE - per Stefano operatore socio-sanitario

DISSOLVENZA INCROCIATA - per Andrea gastronomo e aspirante chef

DIZIONARIO - per Girolamo contadino e guardiano

DONAZIONI - per Lea infermiera

DONNA ORIENTALE - per Norie stenodattilografa

EBBREZZA - per Beatrice studentessa

ECONOMIA DI SOLIDARIETA' - per Raffaele macellaio imprenditore

EDIPO RE e ORSON WELLES

EDIPO TIRANNO - per Bebe dai mille mestieri

ESAGERARE, ABBELLIRE, MINIMIZZARE, IMBRUTTIRE - per Lorenzo apprendista

ESIBIZIONISMO e NARCISISMO - per Julia studentessa

ESSERE UMANO

FACEBOOK - per gli amici facebook che fotografano e postano il cappuccino

FARE ed ESSERE - per Marco fruttivendolo

FIDIA - per Filomena contadina

FILIPPO PICCIONE . per Onofrio facchino alla Stazione Termini

FILM-DOCUMENTARIO - per Pino barista merulano

FILM, SOGNO, VIAGGIO. MORTE - per Benedetto artificiere e contadino

FILOLOGIA - per Preziosa casalinga

FILOSOFO COMUNISTA - per Otello idraulico comunista

FILOSOFO MARXISTA - per Rina casalinga

FINE DEL MONDO - per Lucrezio cacciatore e scrittore

FOTOGRAFIA - per Mariuccio alimentarista

FRANCA ANTROPOLOGA DELLE POSSEDUTE (Franca Romano)

FRANCIS BACON - per Anraoi scaricatore di porto

FULMINI E TUONI - per Clarissa suora

FUTURO - per Stefano tabaccaio

GABRIELLA A ORVIETO (Gabriella Musetti)

GABRIELLA MUSETTI SECONDO ALEXANDRA ZAMBA'

GESU' - per Alessandro macellaio

GESU' BAMBINO - per Simone compositore e direttore del supermarket 'No Spaccatelle'

GETSEMANI - per Pinco Panco falegname

GIOVANI INFELICI - per Zi Cicciu contadino

GIOVANI si diventa, a volte

GIUSEPPE VACCA - per Giosuè allevatore

GOFFREDO FOFI - per Anacleto proiezionista

GRAMSCI - per Enzo artigiano pasticciere

GRAMSCI SCIENZIATO DEMOCRATICO

GRAMSCIANO TOGLIATTIANO - per Maria contadina e portiera

HAIKU - per Daniela segretaria

HAIKU PASQUALI - per Pamela cubista

IDEA - per Giuseppe che ha scritto un libro di filosofia ma non ha mai letto un libro di filosofia

I SOUSTA (La molla - danza cipriota) - per Eleutheria cantante

IL FILM prima del film

IL FILO E LE OMBRE - per Sotirios ballerino

IL VERO E IL FALSO

IL PAESE CHE E' FUORI DI NOI

INDIVIDUAZIONE E CRISI - per il postino col motorino

IL TRAMONTO DELLA LUNA

INNESTO - per Peppinuzzu ragazzino calabrese

INQUADRATURA - per zia Memè zitella

INSODDISFAZIONE

INTELLETTUALI - per Sabrina studentessa di sociologia

INTERPRETAZIONE - per Julia studentessa di lingue

INTERVALLO - per Geraldine studentessa

ITALIA, poesia e paesaggio

KEYNESISMO E LIBERISMO - per Daniela imprenditrice

KONSTANTINOS KAVAFIS - per Abdul-haq contadino

La religione spiegata ai bambini

LA TRAVERSATA - per Ernesto er Pommidoraro

LAUREATI e NON LAUREATI - per Gianluca impiegato quasi laureato

LA VITA NUOVA - per Antonio pescatore e contadino

LEONARDO SCIASCIA AUTORITRATTO

LIBRO - per Linardo servo della gleba

LINO ANGIULI poeta del vegetalesimo

LINO ANGIULI POETA E SPECCHIO

LOUIS ALTHUSSER - per Giacomo garzone di negozio

MAESTRO e MASTRO - per Alypios contadino del Pìlion

MAFIA - per gli studenti palermitani

MARCO EVANGELISTA E L'ANGELO DEL SEPOLCRO SONO LA STESSA PERSONA

MARXISMO, SOCIOLOGIA, SCIENZA DELLA STORIA E DELLA POLITICA - per te

MARXISTA DIONISIACO - per Peppina casalinga

MARXISTA SOCIOLOGO - per nonna Anna possidente

MASSACRI - per Michele impiegato

MATTI e SANI

MAURA GUERRERA - per Celestina infermiera

MENDICANTI DI PROFESSIONE - per Gianna casalinga

METAFORA - per Pina barista

MIGUEL CERVANTES - per Sancho contadino

MILITANTE COMUNISTA - per Ortensia fruttivendola

MIRACOLI

MONTAGGIO, VARIAZIONE, INVENZIONE - per Renato guardiano di Cinecittà

MORALIZZAZIONE - per don Pino parroco

MORTE DEL CINEMA - per Pasquale maresciallo

MOVIMENTO CINQUE STELLE - per Luciano meccanico e fotografo

MUSEO - per Tonino guardiano di Museo

MUSICA E IMMAGINE - per Bruno trovarobe

NUMERI MAGICI - per don José contadino cileno

OCCHIALI

OCCHIO - per Davide studente

OMOSESSUALITA' e PEDOFILIA - per Mario costruttore

ORLANDO LENTINI - per Venaria portantina

NON HO PAROLE

PADRE - per Stefanuccio legnaiuolo

PADRE ESTEBAN GUMUCIO - per Sebastian studente

PADRE PEDRO CAMPOS - per Jorge contadino povero

PALMIRO TOGLIATTI - per Tito linotipista

PARADISO - per Giuliano elettricista e fotografo e scrittore

PARTITO POLITICO E CRISI DI CIVILTA' - Walter pasticciere

PARTITI POLITICI - per amici non laureati

PASOLINI - per Massimiliano impegato

PASSATO e PRESENTE - per Filippo sarto

PASSIONE DELLA SCRITTURA - per Federico bidello di scuola

PENSARE CON GLI OCCHI

PERSONAGGIO - per Angelino gastronomo

PERSONA PERSONAGGIO - per Totò factotum

PIERO SANSONETTI - per Fiorinda cuoca

PLATANO DI BYZITSA - per Dionysios edicolante

POESIA - per Sabrina gastronoma e segretaria

POESIA e TELEVISIONE - per Elena attrice temporanea

POESIE DEI RITAGLI DI TEMPO - per Virginia e Lorenzo studenti elementari

POETI DI PROFESSIONE - per Vincenzo norcino e poeta

PRATICA - per Giuseppe tabaccaio

PRECISIONE - per Sabrina parrucchiera

PRESUNZIONE

PRIMA DI COMINCIARE (l'opera)

PRIMO MATTINO - per Giovanna stuccatrice

Πριν την αρχή – per Giuseppe incisore

PSICHIATRIA e POESIA

 

PSICOANALISI - per Benedetta studentessa

 

PSICOLOGIA e FILOSOFIA

QUADERNI DEL CARCERE - per Giuseppe pittore e aviatore

QUANDO LE DIFFICOLTA' NON ECCEDONO

QUESTIONE OMERICA - per i pazienti del Centro Diurno Boemondo di Roma

RAGAZZI CHE ADOTTANO - per Mico pasticciere

RAPPRESENTAZIONE FILOSOFICA DELLA REALTA' - per Josef factotum e pongista

RASSEGNAZIONE E CRISI - per Gianluca Lazzarini

RAZIONALITA' - per Tania cubista

REALISMO - per Stefano straccivendolo

REALISMO SOGGETTIVO - per Mario macchinista

REALTA' - per Riccardo ingegnere e psicologo (sì, un plurilaureato, faccio un'eccezione)

RECITAZIONE E CRISI - per Gianluca impiegato variamente arredato

REMBETIKO - per Costas marinaio

REMBETIKO 2 - per Efthimios elettricista e contadino

Rembetico 3 - per Vittorio impiegato vice-direttore

RESURREZIONE - per Elsa casalinga

RESURREZIONE CRISTIANA e OSPITALITA' GRECA

RICOSTRUZIONI: GESU' DI NAZARET

RIMA - per Eftimios che non ha avuto il tempo di laurearsi, essendo morto adolescente

RITMO - per Patrizia cuoca

RITRATTI IMPROVVISI - per Matteo pescatore prossimo futuro

ROBERTO FINELLI - per Antonia ricamatrice

SACRIFICIO - per Vittoria casalinga

SAFFO - per SELENE cuoca

SAGGEZZA - per i miei giovani amici non laureati

 

SALVATORE QUASIMODO - per Nardina spigolatrice

SANTARIELLI D'AMANTEA - per Gigino spazzino

SANTARIELLI D'AMANTEA (l'opera)

SARCASMO APPASSIONATO - per Luigi impiegato

SCIASCIA e PASOLINI - per Alessandro impiegato e calciatore

SCIENZE UMANE e CRISI

SCRITTORE e PERSONAGGIO - per Bianca studentessa

SCRITTURA - per Mario impiegato aspirante scrittore

SCUOLA - per Matteo studente

SEGRETARIO DI FEDERAZIONE - per Luigi contadino e portiere

SEGRETARIO DI PARTITO - per Alessandro tabaccaio romanista

SEGRETARIO DI SEZIONE - per Pina casalinga

SEMAFORO METAFORICO - per Agata sarta

SEMINARIO - per gli studenti palermitani del Cannizaro

SENSUALITA' - per Elena fidanzata temporanea

SESSANTOTTO - per Paolo Rossi studente di architettura

SINDACO - per Girolamo fattore

SITO e ALBERO - per 'u pacciu i Sidernu'

SMETTERE DI FUMARE

Social and Human Sciences - per Carolina super-laureata

SOGNO - per Panco Pinco falegname

SOCIOLOGIA E MARXISMO - per Fausto fruttivendolo imprenditore

SOSPETTO - per Lorenzo pescivendolo

SOTIRIS ODYSSEOS - per Ulisse ebanista

SPETTATORE - per Walter poliziotto

Πριν την αρχή / Stand by (l'opera)

STATO - per Cristina studentessa

STRANIERO IN PATRIA - per Claudio meccanico

STUDENTI UNIVERSITARI - per Adalbert portiere e calciatore

STUDIARE - per Francesco ristoratore

SUPERBIA come virtù e come vizio

TA MAVRA MATIA' (Gli occhi neri) - per Ariadne donna delle pulizie

TAMBURELLO - per Tonino calzolaio

TELEVISIONE E FILOSOFIA - per Gandolfa vendemmiatrice

TEMPORALE - per Lucrezio cacciatore e scrittore

TESTAMENTO - per Er Gubbiotto muratore e contadino

Tu e IO - per Mary casalinga

TUTTO CON NIENTE - per Filomena contadina della Tuscia

ULTIMO SPETTATORE - per Juan webmanager

UMIT INATCI - per Ahmet contadino turco trascinato nella Cipro del Nord

UOMO INTONTITO - per Spartaco pittore

UNIONE EUROPEA - per Adalgisa studentessa

VALENTINO GERRATANA - per Umberto tipografo

VANAGLORIA - per Roberto montatore

VANGELO LAICO SECONDO FELICIANO - per Manolo pescivendolo

VECCHI E GIOVANI

VELLEITARI e VOLITIVI

VERITA' - per Sofoclis imprenditore

VERITA' e POTERE - per Lorenzo laureando

VIDEOCAMERE DI SORVEGLIANZA - per Wilsson Patricio barman

VIDEODIARIO - per Adalgisa studentessa liceale

VIDEODIARIO DI UN RE PRIGIONIERO (l'opera)

VISSI D'ARTE - per Adalberto venditore ambulante

VITA BREVE - per Alfredino caduto in un pozzo

VITE BREVI - per Aylan annegato nel mare

VITTORIO DE SICA AUTORITRATTO

YAHWEH (il Dio degli ebrei) - per Bruno gastronomo (2)

ZEIBEKIKO - per Carmelina lavandaia

ZINGARA - per Alisa badante

ZINGARO - per Aspasia merlettaia

Video-Enciclopedia

I committenti delle mie opere

Sofia, i giovani pellegrini, Nefeli, i giovani infelici, Lorenzo e Virginia, Eftimios, Luciano

 

 

I committenti delle mie opere sono tante e tanti. Tra costoro non ci sono però partiti politici, istituzioni bancarie, ambasciate e accademie, televisioni e università private, e simili.

Come per un medico i committenti sono i pazienti, per un autore come me sono i suoi primi lettori – coloro che desideravano proprio quell’opera, che anche grazie alla loro provocazione (pro-vocare vuol dire manifestare a favore della voce, chiamare fuori e avanti) ha visto la luce.

Questo è un video-libro. Un genere relativamente nuovo di libro che sto sperimentando da qualche tempo. Lo pubblico qui, in Rete. Dopo averlo visto-e-sentito, se ti ha arricchito intellettualmente e moralmente, fai una donazione. Georg Wilhelm Friedrich Hegel ha scritto della "fatica del concetto", io ti parlo del lavoro della critica e dell'auto-critica, e aggiungo che il pregiudizio della gratuità sta favorendo l'inondazione della Rete con opere inconsistenti.

Sofia

(Storie di poche parole)

 

I giovani pellegrini

(Vangelo laico secondo Feliciano)

Lorenzo e Virginia

(Poesie dei ritagli di tempo)

I giovani infelici

(Angelus Novus)

Nefeli e Sofia

(Il Negozio)

Gli immigrati e gli emigrati

(Vissi d'Arte)

 

Eftimios

(Vita breve di Eftimios)

I Cupidi

(Prima di cominciare)

Pasolini

(Le ceneri di Pasolini)

I fotografi e i cineasti

(Il Secolo dell'Ebbrezza)

Alexandra

(La Traversata. Libro Primo e Libro Secondo)

Gli spettatori ideali

(Con questa mia vengo a dirti)

Io stesso

(VideoDiario di un Re prigioniero)

Kafka, Gramsci, Hitchcock, Pasolini

(Autoritratti vagabondi)

Luis

(Non ho parole)

I committenti delle mie opere

Recensioni parentali e amicali

ovvero: quando i sentimenti non fanno velo agli argomenti

È legittimo recensire l'opera di un familiare o di un amico? “La domanda è mal posta” - direbbe Corrado Guzzanti: la domanda non deve riguardare il se bensì il come. Una recensione deve essere costruita non sui sentimenti, ma sugli argomenti. Facciamo qualche esempio concreto.

La poesia -senti, opera della donna della mia vita,

Alexandra Zambà:

https://www.youtube.com/watch?v=3h1w4aps7Jw&t=8s

Planare lo sguardo, libro di poesie di Alexandra Zambà:

http://www.fulminiesaette.it/modules/news/index.php?storytopic=21&start=5

Poesie di Frontiera, altro libro di poesie di Alexandra Zambà:

https://www.youtube.com/watch?v=EGgvma3QTSE&t=83s

Le dieci strade dell’economia di solidarietà, libro dell’amico di una vita,

Luis Razeto:

http://pasqualemisuraca.com/sito/index.php/essays/57-fulmini-e-saette.html?start=69

La Posibilidad y la Necesidad de la Economia Solidaria, saggio (ancora sull’economia di solidarietà) di un amico nord-americano e latinoamericano, Howard Richards:

http://pasqualemisuraca.com/sito/index.php/essays/57-fulmini-e-saette.html?start=20

viacrucis terraterra, libro di prosa e poesia di un amico nuovo,

Lino Angiuli:

http://pasqualemisuraca.com/sito/index.php/essays/57-fulmini-e-saette.html?start=85

Ovvero, ancora un libro (di poesia) di Lino Angiuli:

http://pasqualemisuraca.com/sito/index.php/essays/57-fulmini-e-saette.html?start=46

 

La sinistra americana pensa il mondo, libro di storia dei saperi sociali di un vecchio amico,

Orlando Lentini:

http://www.fulminiesaette.it/modules/news/article.php?storyid=1087

Cuba, dove vai?, libro panpepato di un amico del Novecento,

Aldo Garzia:

http://pasqualemisuraca.com/sito/index.php/essays/57-fulmini-e-saette.html?start=71

Recensione di una collaborazione e di una prefazione di Corrado Vivanti:

http://pasqualemisuraca.com/sito/index.php/essays/57-fulmini-e-saette.html?start=78

Diavoli del Meridione, recensione di una fucilata di mio padre Lucrezio ad un uomo della ‘ndrangheta:

http://pasqualemisuraca.com/sito/index.php/essays/57-fulmini-e-saette.html?start=42

La recensione di una interpretazione cinematografica (e dell’insieme delle opere) di un amico multiforme,

Umit Inatci:

http://www.fulminiesaette.it/modules/news/article.php?storyid=2800

Recensione dell’ultima interpretazione cinematografica di un altro amico multiforme,

Mimmo Pesce:

https://www.youtube.com/watch?v=AFG_PWn2hbM

Il realismo terminale, saggio di un amico poeta apparso in un luogo di perdizione (un festival di poesia),

Guido Oldani:

http://pasqualemisuraca.com/sito/index.php/essays/57-fulmini-e-saette.html?start=59

Reciproche recensioni con un amico fotografo apparso in un social network (Facebook),

Alberto Terrile:

http://pasqualemisuraca.com/sito/index.php/essays/164-caro-albrecht-caro-margite.html

Ed ecco la recensione dell’opera delle opere di Eftimios, la sua Vita Breve:

http://www.fulminiesaette.it/modules/news/article.php?storyid=1178

Recensioni parentali e amicali

Pasolini e la Crisi

Antologia delle mie ricerche su Pasolini e la crisi della civiltà moderna

 

Angelus Novus è il mio primo film. Racconta le ultime settimane di vita e di lavoro di Pasolini, e la sua morte. E' incentrato sulla Crisi, il tema che lo ha ossessionato tra la fine degli anni Sessanta e la notte tra il 1 e il 2 novembre 1975.

 

1. FILM / Angelus Novus (Cannes, 1987)

 

Agli inizi degli anni Novanta ho fatto raccontare la sua vita intera a Pasolini stesso, componendo un suo autoritratto con materiali d'archivio, e brani delle sue opere di artista di tutte le arti.

 

2. DOCUMENTARIO / Le ceneri di Pasolini (Marsiglia, 1994)

 

Confrontiamo ora, in un brevissimo saggio, il pensiero di Pasolini sulla Crisi col pensiero del sociologo Zygmunt Bauman e quello dello scienziato della storia e della politica Antonio Gramsci.

 

3. SAGGIO / Pasolini, Gramsci, Bauman e la Crisi (Alias, 2015)

 

Veniamo ora ad un video che prosegue il confronto con Bauman e tratta del punto debole della visione di Pasolini sulla Crisi: la mancata individuazione del vivo (la civiltà creativa e solidale) che nasce dal morto (la vecchia civiltà moderna).

 

4. VIDEO / Pasolini, la crisi, La Vita Nuova (Festival di Cracovia, 2015)

 

Ancora un saggio brevissimo, che risponde alla domanda: cosa resterà dell'opera di Pasolini tra diecimila anni?

 

5. SAGGIO / L'essenziale in Pasolini (Alias, 2014)

 

Approfondiamo ora il rapporto intellettuale e morale tra Pasolini e i giovani con un saggio su commissione di Fabio Matteuzzi, direttore della rivista 'Fuorivista'.

 

6. SAGGIO / Pasolini e i giovani (Fuorivista, 2011)

 

Un video sul rapporto sessuale tra Pasolini e i giovani, ed esistenziale di Pasolini con la solitudine - in forma di doppio autoritratto (accanto a doppi autoritratti di Kafka, Gramsci, Hitchcock).

 

7. VIDEO / Autoritratti vagabondi (LocarnoVideo, 1995)

 

Il mio primo lavoro televisivo su Pasolini, in una trilogia comprensiva dell'analisi dei Rilievi del Duomo di Modena del Wiligelmo e La Morte della Vergine del Caravaggio.

 

8. PROGRAMMA TELEVISIVO / Accattone di Pasolini (Rai Tv, 1983)

 

Il progetto di un documentario in un certo senso speculare al documentario Le ceneri di Pasolini - qui Pasolini è raccontato non da se stesso ma dagli altri.

 

9. INTERVENTO / Pasolini secondo gli altri (Convegno bolognese su Pasolini, 1995)

 

Concludo questo libro antologico con il mio intervento alla Triennale di Milano del 2005, nel quale metto in relazione le mie scoperte relative a Pasolini, Gramsci, Gesù - tre dei miei tanti fratelli maggiori.

 

10. INTERVENTO / Pasolini, Gramsci, Gesù (Triennale di Milano, 2005)

 

 

Nella misura in cui questo eBook in chiaro ti ha convinto e commosso, illuminato sulla natura della crisi e mostrato la sua possibile soluzione, fai una donazione. Tieni conto del fatto che il pregiudizio della gratuità a tutti i costi sta favorendo l'inondazione della Rete con opere inconsistenti.

Pasolini e la Crisi

Almanacco della Crisi

Descrizione della fine del vecchio mondo e della nascita del mondo nuovo

 

Questo è un libro multimediale. Dopo averlo visto-e-letto, se ti ha arricchito intellettualmente e moralmente, fai una donazione. Hegel ha scritto della "fatica del concetto", io ti parlo del lavoro della scienza e dell'arte - e aggiungo che il pregiudizio della gratuità sta favorendo l'inondazione della Rete con opere inconsistenti.

 

Premessa. Da anni spiego la crisi che stiamo vivendo come 'crisi della civiltà moderna'. Pochi condividono questa analisi dello stato delle cose presenti. Lo storico Alessandro Barbero mostra in questo video (vedi per brevità i 19 minuti da 36' 45" a 55' 35" - il video intero dura più di due ore) che questa forma di cecità, questa volontà di non sapere, non è nuova nelle fasi storiche di crisi di civiltà, e per esempio era molto diffusa presso i romani nel quinto secolo - il secolo della 'crisi della civiltà romana'.

 

*

 

Questa crisi che stiamo vivendo è nata un secolo fa, in Europa. Tra i primi artisti che l'hanno individuata come crisi della civiltà moderna e inizio di un mondo nuovo, spicca Franz Kafka.

 

1 / POST - Kafka e la Crisi (ovvero "l'arte della complessità")

 

Kafka coglie gli esordi della crisi in Europa, Buster Keaton negli Stati Uniti. Facendo cinema, arte per i singoli e le moltitudini, Keaton si rende conto che la crisi riguarda me, te, noi.

 

2 / POST - Buster Keaton e la Crisi (ovvero "la maschera della crisi")

 

Gramsci è il primo a descrivere scientificamente la crisi come crisi della civiltà moderna ed a progettarne il suo superamento. I Quaderni hanno questo come tema fondamentale.

 

3 / POST - Gramsci e la Crisi (ovvero la "crisi organica")

 

Pasolini, in Italia, tra gli anni 60 e 70, descrive artisticamente la crisi come epoca della "scomparsa delle lucciole", come "fine del mondo". "Per ora", aggiunge negli Scritti corsari.

 

4 / POST - Pasolini e la Crisi (ovvero "la fine del mondo")

 

Bauman, il sociologo più letto degli ultimi decenni, descrive bene gli effetti della crisi ma teorizza la sua inesplicabilità teorica, e l'impossibilità del progetto di un suo superamento.

 

5 / POST - Bauman, Pasolini, Gramsci e la Crisi (ovvero Bauman sa il come ma non il perché)

 

La crisi della civiltà moderna dura da un secolo. I cineasti e fotografi del Novecento la rappresentano mostrando come essa, al pari di tutte le crisi di civiltà, è segnata dall'ebbrezza.

 

6 / DOCUMENTARIO - Il Novecento e la Crisi (ovvero 'Il Secolo dell'Ebbrezza')

 

Versante economico della crisi. Si discute oziosamente se per risolvere la crisi economica serve più keynesimo o più neoliberismo, ma entrambe le proposte sono da tempo inefficaci.

 

7 / NOTA - Keynesismo, Neoliberismo, Crisi (ovvero: necessità di una nuova economia)

 

Sono i partiti le organizzazioni in grado di guidare la risoluzione politica della crisi? La crisi attuale non è anche crisi della politica partitica? Chi è in condizione di rifondare la politica?

 

8 / INTRODUZIONE - Partiti politici e Crisi (ovvero: i partiti politici sono morti e non lo sanno)

 

La crisi dello Stato Nazionale fa parte della crisi organica della civiltà moderna, civiltà che, dal punto di vista politico generale, è la civiltà degli Stati Nazionali.

 

9 / RELAZIONE - Stato e Crisi (ovvero: lo Stato è nato nel Quattrocento e non funziona più)

 

Questa crisi che stiamo vivendo si può risolvere soltanto attraverso la costruzione di una nuova civiltà. Questa costruzione è in corso. Come partecipare a questa impresa?

 

10 / EBOOK - Crisi della civiltà moderna e Nascita della civiltà creativa e solidale

 

Dalla critica del marxismo e della sociologia alla proposta di una scienza della storia e della politica. Teoria della crisi organica. Teoria della burocrazia moderna.

 

11 / EBOOK - La Traversata. Libro Primo.

 

Dalla critica dello Stato e dei partiti all'avviamento di una nuova e superiore civiltà. Origini e formazione del partiti e dello Stato. Verso un nuovo paradigma di politica post-partitica.

 

12 / EBOOK - La Traversata. Libro Secondo.

 

La costruzione di una nuova etica e una nuova religione nella nuova civiltà degli umani creativi e autonomi e solidali. Un romanzo realista e surrealista su Gesù di Nazaret qui ed ora.

 

13 / EBOOK - Vangelo laico secondo Feliciano.

 

Come vivono oggi gli umani il passaggio dalla crisi della civiltà moderna alla nuova civiltà creativa e solidale? Un film ripreso con le videocamere di sorveglianza di un negozio romano.

 

14 / FILM - Il Negozio (The Shop)

Almanacco della Crisi

Gesù sconosciuto

Trenta anni di ricerche e di opere sulla figura e il progetto di Gesù di Nazaret

 

1998. SCENEGGIATURA. Getsemani (con Luis Razeto)

2005. INTERVENTO. Intervento alla Triennale di Milano. Gesù, Gramsci, Pasolini

2006. ARTICOLO. Famiglia - Ercole, Gilgamesh, Gesù di Nazaret

2006. ARTICOLO. Linguaggio - Karol Wojtila, Joseph Ratzinger, Gesù di Nazaret

2007. ARTICOLO. Figlio dell'Uomo - Joseph Ratzinger, Gesù di Nazaret

2007. ARTICOLO. Mauro Pesce, Corrado Augias, Gesù di Nazaret

2007. ARTICOLO. Fariseismo - Piergiorgio Odifreddi, Gesù di Nazaret

2008. ARTICOLO. Superbia - Gianfranco Ravasi e Gesù di Nazaret

2008. ARTICOLO. Vito Mancuso, Antonio Gramsci, Gesù di Nazaret

2009. PRESENTAZIONE. Presentazione del libro 'Il progetto di Gesù'

2009. ARTICOLO. Volgarizzazione - Corrado Augias e Gesù di Nazaret

2009. ARTICOLO. Sospetto . Vito mancuso, Friedrich Nietzsche, Gesù di Nazaret

2010. VIDEO. Gesù, Luis ed io

2010. ARTICOLO. Fede - Noemi Paolini, Gianfranco Ravasi, Gesù di Nazaret

2011. ARTICOLO. Chiesa - Luca Brandolini di Montecompatri, Gesù di Nazaret

2011. ARTICOLO. Sacrificio - Roberto Rossellini, Joseph Ratzinger, Corrado Augias, Gesù di Nazaret

2012. VIDEO. Chi era Gesù di Nazaret?

2013. ROMANZO. Vangelo laico secondo Feliciano (con Luis Razeto)

2013. BRANO. La vita sessuale di Gesù - brano del 'Vangelo laico secondo Feliciano'

2013. CAPITOLO. Capitolo La Religione del 'Vangelo laico secondo Feliciano'

2013. VIDEO. Gesù è un personaggio

2013. VIDEO. Presentazione del Vangelo laico secondo Feliciano.

2013. DIALOGHI. Dialoghi con Giuliano Cabrini sul 'Vangelo laico secondo Feliciano'

2013. DIALOGHI. Dialogo con Alberto Pelis sul 'Vangelo laico secondo Feliciano'

2014. SAGGIO. Gesù di Nazaret

2014. VIDEO. Abbado e Gesù - Claudio Abbado, Ludwig van Beethoven, Gesù di Nazaret

2018. VIDEO. Gesù di Nazaret, la disperazione dei discepoli alla sua morte, i greci, i farisei

Gesù sconosciuto

Caro Albrecht... Caro Margite...

Libro email di Alberto Terrile (Albrecht) e Pasquale Misuraca (Margite)

Caro Albrecht... Caro Margite...

Gramsci è sceso dalla libreria

Opera multimediale composta di quadri, articoli, video, soggetti televisivi, saggi, documentari.

Gramsci è sceso dalla libreria

Fulmini e Saette.

La crema della rubrica mensile che tengo su Alias - supplemento culturale de il manifesto.

Fulmini e Saette

Predilezioni.

Le opere dei fratelli maggiori.

Predilezioni

Brevi cenni sull'Universo.

Antologia di passi più lunghi della gamba.

Brevi cenni sull'Universo
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