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Luce senz'ombra

Sceneggiatura per un film di Eftimios e Pasquale Misuraca. 1987

 

PROLOGO

Scena prima. EFTIMIOS SUONA, E SCRIVE.

Casa tra gli alberi al lago. Esterno-Interno “luce senz’ombra”. Colore.

 

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http://www.youtube.com/watch?v=rIjWutnXZz8&feature=related

 

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EPILOGO

 

 

Scena ventitreesima. EFTIMIOS DOV’È?

Casa tra gli alberi al lago. Interno “luce senz’ombra”. Colore.

 

 

199. Primissimo piano dall’alto del volto di Eftimios sdraiato a letto. Sorride. Gli brillano gli occhi.

 

EFTIMIOS: Eureka!

 

Rumore di passi che s’avvicinano.

 

EFTIMIOS volge lentamente il volto nella direzione dei rumori che s’avvicinano, in direzione della porta aperta.

 

200. Come visto da EFTIMIOS, in soggettiva - cioè in orizzontale e non in verticale – entra in campo il padre e avanza.

 

PADRE: Sì, Eftimios…

 

EFTIMIOS (voce fuori campo): Ho trovato!... i Bronzi di Riace, papà…

 

Il padre, continuando ad avanzare, ormai siamo al suo mezzo primo piano, volge la testa verso la piccola libreria.

 

201. (Steaycam). Dettaglio della copertina di un catalogo di una mostra dei ‘Bronzi di Riace’.

 

PADRE (voce fuori campo): Sì… Sì…

 

EFTIMIOS (voce fuori campo): …ora è… ora è… papà… dentro è buio… fuori… che luce c’è?

 

Allargando lentissima panoramica sino al letto. Vuoto.

 

Continua la panoramica-steadycam: parete, angolo, stipite, porta, ne varchiamo la soglia.

 

Il pianoforte. Vuoto.

 

Traversiamo la stanza del pianoforte. Giungiamo alla scala. La scendiamo.

 

Progressivamente, la grande stanza di sotto. Vuota.

 

Il lago. Vuoto.

 

Le colline. Vuote.

 

Le montagne. Vuote.

 

Il mare. Vuoto.

 

Il cielo. Vuoto.

 

FINE

 

Il mondo intero è vuoto, dal momento della morte di Eftimios.

 

Ogni tanto, però, mi sembra di rivederlo, Eftimios, uomo e adolescente a un tempo, attraverso il corpo, il passo, il volto, il sorriso, i gesti, gli occhi di qualcun'altro: https://www.youtube.com/watch?v=IomRh4Wir2M

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